La legge dei lupi


Buongiorno Meraviglie ❤

Finalmente è arrivato il momento per parlarvi del secondo libro, di questa nuova Duologia High Fantasy, che ha per protagonisti Nicolai, Zoya e Nina. 

⛔Ci sono spoiler dei libri precedenti. ⛔


La legge dei lupi

Leigh Bardugo
Roberta Verde
Mondadori
Fantastica
2022
26 aprile 2022
480 p., Rilegato
Young Adult

Recensione 

La guerra sta arrivando a Ravka e c'è poco che re Nikolai Lantsov può fare per evitarla, ma cercherà in ogni modo di impedire che devasti il ​​suo paese e le persone che ama. (Sì, anche se la sua "regalità" è più che mai in discussione, grazie non solo alle sue origini familiari ma anche all'oscurità lasciata dentro di lui dopo il rituale che ha portato al ritorno del Darkling...)

Zoya Nazyalensky ha perso troppo in guerra. Ha visto morire il suo mentore e risorgere il suo peggior nemico e si rifiuta di seppellire un altro amico. Ora il dovere richiede che abbracci i suoi poteri per diventare l'arma di cui il suo paese ha bisogno. Non importa il costo.

《Zoya lasciò crepitare un fulmine nell’aria. «I Grisha guideranno la carica e il primo proiettile lo prenderò io se necessario.»》

Nina Zenik rischia la scoperta e la morte mentre dichiara guerra a Fjerda dall'interno della sua capitale. Ma il suo desiderio di vendetta potrebbe costare al suo paese la possibilità di ottenere la libertà e Nina la possibilità di guarire il suo cuore in lutto.

《Ma, come Nina aveva imparato non molto tempo prima a Ketterdam, una truffa riuscita si fondava su una buona messinscena.》

Sono affascinata da Nicolai e Zoya che finalmente sembrano affrontare i propri sentimenti.

Anche se molto lentamente, lasciano veramente pochissimo spazio alla tenerezza che comunque traspare nei piccoli momenti di dolore e sconforto.
Sono anche felice che Nina sembri aver trovato qualcuno, per riempire il buco nel suo cuore lasciato dalla morte di Matthais. Nessuno potrebbe mai sostituirlo, ma lui più di chiunque altro direbbe a Nina che merita amore e pace. Ho apprezzato tantissimo la figura di Hannah e la sua accettazione di preferire l'unico momento in cui si è finta un ragazzo rispetto al suo essere donna. Anche se non è stato espressamente dichiarato, ha esaminato la propria identità di genere in un modo unico che si legava perfettamente con i sistemi magici di questo universo.

I libri del Grishaverse in precedenza presentavano personaggi queer, ma mi è piaciuto vedere la rappresentazione espandersi in modi diversi in questo libro.

«Allora lasciali così.» Nina le prese le forbici dalle mani, sfiorando-le le dita con il pollice. «In pantaloni, in gonna. Con i capelli corti, o intrecciati, o sciolti sulle spalle. Sei sempre bella.》

Nina nomina spesso i suoi vecchi amici e cerca di mettere in pratica tutti i consigli di Kaz, riesce quindi ha creare un grande inganno alla corte di Fjerda.
Grande shock! Stavo assolutamente urlando quando alcuni dei corvi hanno fatto la loro apparizione in questo libro e vedere Nikolai interagire con Kaz è stato così emozionante da lasciarmi a bocca aperta.

《A volte si domandava se non fosse stato un errore lasciare i suoi amici di Ketterdam. Le mancava il silenzio di Inej, sapere che poteva dirle qualunque cosa senza timore di recriminazioni. Le mancavano l’allegria di Jesper e la dolcezza di Wylan. Le mancava perfino la spietatezza di Kaz. Per i Santi, sarebbe stato un sollievo mollare tutto quel pasticcio nelle mani del bastardo del Barile. Kaz avrebbe intuito le origini di Vadik Demidov, avrebbe svuotato le casse di Fjerda e si sarebbe piazzato sul trono nel tempo che Nina impiegava a intrecciarsi i capelli. A ripensarci, forse era meglio che Kaz non ci fosse.》

Ogni volta che leggo un libro della Bardugo con l'obiettivo di recensirlo, sono un po' triste perché so già che non riuscirò a rendergli giustizia con le mie parole. (Chiaramente non sono dotata come lei.)

0La sua scrittura mi fa sorridere, piangere, esultare, è un altro esempio delle sue abilità stellari, ma in questo libro.sembra tutto forzato. I colpi di scena della storia sono fantastici quanto l'arguzia che traspare nel suo dialogo; non c'è luogo immaginario che preferirei visitare di Ravka, indipendentemente dai suoi pericoli o dalla mancanza di Internet. Vorrei conoscere veramente tutti questi personaggi che ormai sono entrati nel mio cuore. Ma devo anche ammettere di non essere mai riuscita ad amare completamente Nicolai. Forse nella trilogia di Tenebre e Ossa avevo apprezzato la sua ironia e scaltrezza ma in questa duologia è appesantito da troppi problemi politici e alcune parti sono forse troppo pesanti e cupe.

Ho preferito i capitoli interamente dedicati a Nina.
Anche Zoya non è mai stata uno dei personaggi preferiti e anche se in questo libro si conoscono parti del suo passato e si riesce a capire da dove provengono i suoi atteggiamenti duri e freddi, non sono riuscita ad empatizzare completamente con lei.
Uno dei cattivi a cui ho sempre trovato una giustificazione era L'oscuro ma confesso di non aver accettato il suo ritorno. Ho avuto un vero e proprio shock nel constatare di non amarlo più. Ho visto finalmente tutta la sua superbia e arroganza.
Ma sono felice di aver letto anche questi libri ambientati nel GrishaVerse.
Non saranno i più belli ma per noi fan sono assolutamente apprezzati.


Commenti

  1. Su tantissimi punti mi trovi pienamente d'accordo. Come dici tu però per me è sempre bello tornare nel grishaverse, perché ci sono comunque affezionata

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