IL RE DELLE CICATRICI recensione

 


Oggi vi parlo di Il re delle cicatrici di Leigh Bardugo, ringrazio Mondadori per la possibilità di leggere in anteprima questo libro così da potervene parlare.

Il re delle cicatrici

BARDUGO LEIGH


EditoreMondadori

CollanaFantastica

FormatoRilegato

Pubblicato15/03/2022

Pagine300

LinguaItaliano

Recensione 

Ci troviamo anni dopo la fine della guerra civile e con Nikolai definitivamente Re di Ravka, alle prese con molti problemi di natura politica e con la diffusione della jurda panem, droga già conosciuta in Sei di corvi, una sostanza che ha il potere di accrescere i poteri Grisha ma che crea dipendenza e rende le persone così deboli da esserne subito dipendenti, e se vengono ridotte in astinenza a morirne. Ma Nikolai ha anche un altro problema, alcune notti si trasforma in bestia alata, a causa del maleficio dell'Oscuro, e vola via, in cerca di prede. Per fortuna solo animali trovati nella foresta come oche, scoiattoli e qualche vecchio asino, finora... Solo i suoi più fidati amici e consiglieri possono aiutarlo, Zoya, la Grisha Chiamatempeste diventata il suo generale, deve legarlo ogni notte al letto e sbarrare tutte le porte e finestre.

Zoya come nella trilogia di Tenebre e Ossa, dove l'abbiamo conosciuta, mantiene il suo carattere duro e arrogante ma cerca in ogni modo di proteggere il re, anche da se stesso.

Ritroviamo anche Nina, in missione a Fjerda sotto copertura agli ordini del re, per salvare i Grisha nasconti nel territorio.

Dopo la fine della guerra civile il re Nikolai aveva destinato fondi e risorse al sostegno di una rete sotterranea di informatori, che esisteva a Fjerda già da anni, incaricati di aiutare i Grisha che vivevano nascosti a fuggire dal paese.》

Nei suoi pensieri è costante il ricordo di Matthias, il dolore della perdita è atroce, dovrà fare tutto il possibile per combattere la sua indole di combinaguai per non farsi scoprire dai nemici. Anche il suo aspetto è stato modificato per somigliare a una vedova che insegna lingue e fa la guida a Fjerda. 

Nel frattempo Nicolai cerca di soffocare il mostro che vive dentro di lui anche se sente aumentare la sua fame insaziabile.

《Aveva sempre deciso che cosa voleva che la gente vedesse: il figlio ubbidiente, il furfante inetto, il soldato abile, il politico sicuro di sé. Il mostro minacciava tutto questo.》

Continua a progettare le sue navi sottomarine, le izmars’ya e armarle con nuovi prototipi in un bunker sotterraneo, lontano dagli occhi indiscreti dei suoi molti nemici.

《Gli animali di rango inferiore piagnucolavano e si dibatteva-no quando finivano in trappola. La volpe cercava il sistema per fuggire.》

Se mi conoscete da qualche tempo saprete anche la mia grande passione per i libri della Bardugo e per il mondo del GrishaVerse. Ho aspettato tanto per leggere questo libro e ho cercato di stare lontana da recensioni e opinioni altrui per potermelo gustare.

Sono stata felice di ritrovare i personaggi già conosciuti nei precedenti libri. Soprattutto Nina che è una delle mie protagoniste preferite nella duologia di Sei di corvi. È cambiata molto rispetto ai precedenti libri, è nostalgica e triste dopo la tragedia che ha coinvolto l'amore della sua vita. Mi sono commossa nel sentire gli strascichi del suo amore perduto e la sofferenza del distacco definitivo. Anche il suo potere è cambiato, perché dopo aver subito gli effetti della jurda panem, ora è in contatto con i morti e  nell'affrontare la missione a Fjerda sente la voce e i richiami di molte donne.

Anche Nikolai è cambiato molto rispetto al principe che fingeva di essere un pirata, continua la sua passione per la tecnologia ma porta anche il peso della corona e dell'oscurità che ha dentro di sé.

《Sentì il mostro ritirarsi. Azione. Decisione. In momenti come quello si sentiva quasi la persona di un tempo. Se questo essere pretendeva di reclamare la sua anima, Nikolai intendeva dargli battaglia e quella battaglia cominciava lì, in quel momento, con il rifiuto di abbandona-re anche solo un briciolo del suo spirito al terrore che cercava di trasci-narlo nell’oscurità. Avrebbe fatto quello che aveva sempre fatto: si sa-rebbe lanciato alla carica, pregando che la speranza lo attendesse come le radici del bosco di spine: appena poco più avanti.》

Non è più l'allegro giocherellone che abbiamo imparato ad amare in Assedio e Tempesta. In questo libro vengono messe in luce le sue doti strategiche e si percepisce il peso della politica. 

Un personaggio che invece odiavo nei libri precedenti, ha acquisito profondità e spessore. Zoya rimane il freddo guerriero intoccabile ma conosciamo dei pezzi del suo passato che ci fanno capire come mai è diventata così. Rimane sempre leale a Nikolai e cerca di fare del suo meglio per il popolo di Ravka e soprattutto per i Grisha. 

《L’attenzione era facile da attirare. Gli uomini la guardavano e vole-vano credere di riconoscere la bontà sotto la sua armatura, una ragazza dolce, una ragazza gentile che si sarebbe mostrata se solo gliene fosse stata data la possibilità. Ma il mondo era crudele con le ragazze gentili》

Sicuramente rispetto ai libri precedenti è molto più lento, soprattutto la prima parte mi ha dato qualche perplessità ma poi ha ritrovato il giusto ritmo e ha cominciato a riprendere vigore.

Sicuramente rimane uno Slowburn e solo nelle ultime pagine scatta quella scintilla tanto attesa ma è appena accennata. Conoscendo il modo di scrivere dell'autrice me lo aspettavo e sicuramente lo preferisco rispetto al tutto e subito.

Sono curiosa di andare avanti e leggere il secondo volume. Ne ho proprio bisogno. 




Commenti

  1. Non essendo amante del genere non conoscevo assolutamente questo libro. Mi dispiace inizialmente ti abbia un po’ “delusa”

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    1. Ma per fortuna poi si è ripreso. Ora sono curiosa di sapere come andrà a finire

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  2. Sicuramente per gli amanti del genere è una bella lettura. Io purtroppo non sono di questo gruppo. Ma ki ha fatto piacere leggere la tua recensione.

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  3. Come sempre siamo molto sulla stessa linea d'onda 👍aspetto con ansia il secondo

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  4. Amo il genere eppure non lo conoscevo, per la prima volta oggi l'ho visto su ig

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    1. Io sono una grande fan di Leigh Bardugo e lo aspettavo con ansia

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  5. Devo ancora leggere questa autrice!ma prima o poi lo farò

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  6. Dell'autrice ho letto solo La nona casa quindi vorrei recuperare tutte le sue opere

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    1. Si te le consiglio, il grishaverse è bellissimo

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  7. Quella dell'attesa di un nuovo episodio delle storie è ciò che mi mette più ansia 😝

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  8. Già la cover è spettacolare 🤩.Non ho mai letto questa autrice.
    @lemille_e_unapagina

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