OGGI È GIA DOMANI

 


Buongiorno meraviglie 

Ho finito di leggerlo questo fine settimana ed ecco la recensione. 


OGGI È GIA DOMANI

Autore Jarett Kobek

Traduzione di Enrica Budetta 

 Uscito il 3 agosto 2020

Editore fazi 



Trama


Siamo nella New York degli anni Ottanta: una città che ribolle. Adeline è una ventenne che vuole diventare fumettista. Insieme a lei c’è Baby, un teenager che non dice il suo nome ma si sceglie un soprannome perché, come tutti, vuole fuggire dal suo passato e rifarsi una vita nella metropoli. I due si incontrano all’inizio del romanzo: lui va a stare da un suo amico senza sapere che tenterà di rubargli dei soldi perché è pieno di eroina fino al collo, e lei è in fuga da un fidanzato bruto e sconsiderato. La loro sarà un’amicizia destinata a durare nel tempo, in una New York piena di giovani festaioli, artisti, tossici, figure del mondo letterario che appaiono come camei – un Bret Easton Ellis ubriaco, un Norman Mailer a caccia di ragazzine; ma anche innumerevoli film; nullità che compaiono sui giornali accanto alle celebrità in un mondo in cui sembra normale mettere tutti in evidenza, dare importanza a tutti senza seguire alcun criterio; ciarlatani, pazzi e mancati rivoluzionari; quantità inesauribili di cocaina, hashish e acidi, e la minaccia terribile dell’AIDS.
In questo nuovo, geniale romanzo, Kobek svela l’inizio dei corrosivi effetti della celebrità e lo svilimento del discorso pubblico, non ancora mediato da Internet, ma dai party letterari e dai circuiti della vita notturna. Un modo appassionato, acuto e divertente di interpretare il mondo.

Autore


Jarett Kobek

Trentottenne americano di origine turca, vive in California e dopo un’autobiografia immaginaria di Mohamed Atta (Atta) e altri brevi scritti d’arte ha pubblicato il romanzo Io odio Internet (Fazi Editore, 2018) che, in seguito a un articolo lusinghiero del «New York Times», è uscito dalla sua vita virtuale di autopubblicazione ed è diventato un successo internazionale.
Dall'autore di “Io odio Internet” ecco questo secondo capitolo che è più un prequel perché  troviamo Adeline e Baby ma con vent’anni di meno, ovvero nel momento in cui ancora molto giovani si stabiliscono nella Grande Mela. 



Recensione

Appena ho iniziato a leggere questo libro mi sono trovata nella New York dell'anno 86. Non la New York di sex and the City tutta sfavillante ma una città buia e sporca. Il protagonista Baby arriva dalla campagna e vuole a tutti i costi cambiare vita dopo che sua madre ha ucciso suo padre o forse il contrario. Essendo un romanzo di formazione c'è il rifiuto delle figure genitoriali per permettere la crescita dei protagonisti.
Baby si trova a non avere un posto in cui stare e in una casa occupata incontra Adeline che lo aiuta portandolo via dalla sporcizia e dai drogati che abitano con lui e ospitandolo a casa sua.
Da qui i due protagonisti ci portano con loro tra Tompkins Square Park Riots, l’epidemia di AIDS e il primo bombardamento del World Trade Center.

Uno strappo violento che tira via la crosta. Il sangue scorre e rivela la vita quotidiana come una catena di bugie, rivela la carne livida, sanguinante, l'insensatezza degli sforzi umani. Potresti morire, sarebbe un peccato, ma la tua morte non conterà niente. Niente conta. Niente conta mai qualcosa. Non puoi ottenere nulla di importante.  E nessuno di quelli che conosci otterrà mai nulla di importante.  La tua famiglia è insignificante come il vuoto. E anche tu. Questa è la libertà.

Baby intraprende una strada da scrittore di libri di fantascienza e Adelaide di fumettista. Baby sfogherà spesso la rabbia su chiunque offenda la sua migliore amica.
Ho iniziato questo libro piena di entusiasmo perché tutti queste esperienze tra droga, feste e luoghi di perdizione mi aveva fatto sperare bene ma presto mi sono arenata nella malinconia e nella noia della narrazione. Troppe scene e descrizioni che rallentano la scorrevolezza della scrittura.
Non riuscivo a superare questo stato d'animo e quindi ho avuto difficoltà ad andare avanti. Sicuramente è scritto bene e l'autore sa dare la giusta dose di cinismo ma la storia non sfocia da nessuna parte. Sembra una serie tv in loop. Puntata dopo puntata i due protagonisti sembrano girare in tondo. Forse come nella vita reale.
Tra assassini, spacciatori, tossici, alcolizzati, uomini e donne interessati solo al sesso i due protagonisti consolidano la loro amicizia.
Adelaide percepisce Baby quasi a sostituzione del fratello morto. La loro sarà un'amicizia forte e vera. Questa è una delle cose che più mi è piaciuta.
Si può forse dire che l'autore vissuto per 11 anni nella Manhattan di quegli anni abbia attinto dai suoi ricordi visto che alcuni eventi sono realmente accaduti.
Non è stata facile questa lettura. Eppure leggerlo mi ha aperto gli occhi su molti temi spinosi.
Voto 🌟🌟


 

Commenti

  1. Dovrei recuperare questa lettura ma anche il primo 🙈 grazie della recensione 👍

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  2. Bellissima recensione il libro mi intriga moltissimo a dire il vero 😍

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  3. S in sono d’accordo con te ! Brava non è facile fare una recensione negativa!

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