Recensione di Il famiglio di Leigh Bardugo

 


Il famiglio di Leigh Bardugo

Traduttore:Roberta Verde

Editore:Mondadori

In commercio dal:11 giugno 2024

Pagine:348 p., Rilegato

Titolo originale:The Familiar

Età di lettura:Young Adult

Trama 

Nel Famiglio, Leigh Bardugo tesse una narrazione dove al racconto storico si intrecciano con maestria il realismo magico e una storia d'amore emozionante, una lettura che, una volta iniziata, difficilmente si può abbandonare.

In una Madrid diventata da poco capitale del Regno e pervasa dalla furia controriformistica dell'Inquisizione, la giovane Luzia Cotado, conversa orfana di entrambi i genitori, cerca di sopravvivere come meglio può, nascondendo a tutti le sue origini e, soprattutto, la sua capacità di compiere milagritos, piccole magie. Un giorno, però, la signora della casa presso la quale presta servizio si accorge del suo dono e di lì in poi la obbliga a farne sfoggio davanti ai suoi ospiti, nel patetico e disperato tentativo di migliorare la posizione sociale della sua famiglia ormai decaduta. Ma quello che inizia come un semplice divertimento per nobili fiacchi e annoiati prende ben presto una piega pericolosa perché Luzia attira l'attenzione di Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II. Per riconquistare il favore del re, ancora provato dalla sconfitta della sua armada , Pérez decide di indire un torneo per trovare un campione che diventi l'arma decisiva nella guerra estenuante contro la regina eretica d'Inghilterra. Determinata a cogliere l'unica possibilità che la vita sembra volerle offrire per migliorare la sua condizione, Luzia si immerge in un mondo popolato da veggenti e alchimisti, bambine sante e imbroglioni, dove i confini tra magia, scienza e inganno sono tanto labili quanto incerti. Con il crescere della sua notorietà, però, aumenta di pari passo il rischio che i suoi segreti vengano scoperti. Per non finire nella morsa dell'Inquisizione, la giovane conversa dovrà quindi agire d'astuzia, accettando persino l'aiuto di un uomo misterioso temuto da tutti, Guillén Santángel, a sua volta custode di verità che potrebbero rivelarsi letali per entrambi.

Recensione 

Sono da anni una grandissima ammiratrice di Leigh Bardugo. Mi ha incuriosito con la trilogia di Tenebre e ossa ma mi ha fatto innamorare completamente con la Dilogia di Sei di Corvi e con La nona casa. Ho capito in quei libri che sarebbe stato impossibile trovare un'altra autrice di dark fantasy alla sua altezza. Per questo motivo ho letto tutti i suoi libri e appena ho avuto la notizia di questo nuovo libro sono impazzita di felicità. Quindi comprenderete il motivo per cui ho buttato al vento la tbr di Giugno e mi sono dedicata completamente a Il Famiglio. 

Quando ho letto la trama vi confesso di aver avuto dei dubbi. L'ambientazione storica spagnola, sotto il giogo dell'inquisizione e con una ragazza che deve nascondere la sua magia essendo rimasta orfana, mi sembrava molto diversa dai fantasy a cui la Bardugo ci ha abituati. Eppure più mi addentravo nella trama e più mi sentivo completamente coinvolta e desiderosa di scoprire sempre di più sul mistero che pervade ogni pagina. La protagonista è Luzia, una giovane serva che deve dormire sul pavimento sporco della dispensa dei suoi datori di lavoro. Vorrebbe di più dalla vita ma deve nascondere la sua magia e non ha aiuto da nessuno, nemmeno dalla zia. Ha perso i genitori e deve sgobbare dalla mattina alla sera come serva, cercando di sembrare stupida e umile anche se dentro di lei infuria la rabbia. Luzia può può rammendare un abito strappato o trasformare il pane bruciato in una pagnotta perfetta ma quando Valentina, la sua crudele signora, scopre i milagritos di Luzia, decide di mostrarla ai suoi ospiti per raggiungere finalmente la benevolenza e una posizione privilegiata in società. Questo la fa notare anche da Antonio Pérez, ex segretario ora in disgrazia di Filippo II, che vuole trovare un paladino con poteri magici in modo da tornare nelle grazie del Re. 

Quando don Victor, amante ricco e molto influente della zia di Luzia, le offre di aiutarla ad essere scelta dal Re, lei seppur riluttante accetta. Sarà l'oscuro e potente Santángel, servitore di Victor, ad aiutarla a perfezionare la magia in vista del torneo. 

I pov sono alternati tra Luzia, Santángel e Valentina con la sporadica versione di alcuni personaggi secondari. Come sempre apprezzo molto il multi pov perché mi permette di conoscere a fondo tutti i personaggi e ad avere una completa visione della storia. 

Luzia cresce durante il racconto e cresce anche la sua determinazione a trovare la libertà e l'amore. Ho apprezzato tantissimo il suo personaggio così forte e carismatico anche senza possedere una straordinaria bellezza come spesso succede nei libri Fantasy. Una donna, una serva che cerca il riscatto sociale ma anche il potere che deriva dalla libertà che solo la vittoria al torneo può concederle. Non ha paura di nessuno ma sa abbassare la testa finché non arriva il momento giusto per sferrare l'attacco. Non è invidiosa o cattiva ma nemmeno stupida come tutti credono all'inizio. 

Ho apprezzato tantissimo anche Santángel, questo Morally Gray dal passato misterioso che deve affrontare la scelta più difficile. Libertà o amore? 

Santángel è stato indotto con l'inganno a scambiare la sua libertà e fortuna con la famiglia del suo padrone e ora grazie a Luzia potrebbe ottenere ciò che da tanto tempo desidera. 

La tensione tra i due personaggi è fortissima ma anche il loro coraggio di affrontare i propri sentimenti pur sapendo che potrebbero portare alla loro rovina. Ci sono stato momenti davvero intensi e una trama davvero ben congegnata. Un susseguirsi di colpi di scena dalla metà del libro in poi. Verso la fine non riuscivo davvero a staccarmi dalle pagine. Un fantasy romance thriller e storico. Cosa potete volere di più?

Anche i personaggi secondari sono molto intensi, soprattutto Valentina e la sua grande trasformazione che la porta a essere più umana e meno perfida. Ho apprezzato la spiegazione sull'origine della magia di Luzia e sulle persecuzioni dell'inquisizione nei confronti delle persone dotate di magia. La Bardugo sa sempre come creare una ambientazione magica ma che si intreccia perfettamente con avvenimenti reali. 

Io credo che anche questa volta la Bardugo ci abbia regalato un romanzo davvero bello e intenso che consiglio assolutamente  di leggere. 


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